Qual è la differenza fra whisky e bourbon?

Se è vero che tutto il bourbon è whisky, è anche vero il contrario: non tutto il whisky è bourbon. Esistono infatti molti tipi di whisky a seconda di dove viene prodotto e anche in America non scherzano in fatto di distinzioni.

Ma allora qual è la differenza fra whisky e Bourbon? Pare banale dirlo: non ce n’è, se non fosse che la legge americana stabilisce degli standard federali di identità per il bourbon che ci dice cosa è e cosa non è bourbon whisky.

Principali differenze tra bourbon e whisky

whisky

Se consideriamo il solo fattore estetico, partiamo con il piede sbagliato: sia il bourbon liquore che il whisky liquore sono infatti apparentemente identici. Il loro colore e i riflessi sono gli stessi,

E allora?

Allora ribadiamo il concetto: il bourbon è un tipo di whisky. È un po’ come il caso dello champagne: non sbagli, infatti, se lo definisci un vino.

Qui di seguito ti presentiamo la differenza fra whisky e bourbon:

I diversi tipi di whisky differiscono tra loro in base

  • alla varietà di cereali fermentati utilizzati nella loro formulazione
  • al tipo di botti utilizzate durante l’invecchiamento
  • alla gradazione alcolica
  • Formulazione:

Se prendiamo in considerazione i dettami stabiliti dall’American Bourbon Association il bourbon deve contenere almeno il 51% di mais. Ed è proprio questo ingrediente che conferisce alla bevanda le sue note dolci così peculiari.

Inoltre, non può contenere nessun tipo di colorante o di additivo.

  • Invecchiamento:

In commercio ci sono tipi e marche di whisky che, durante il processo di invecchiamento, vengono posti in botti utilizzate in precedenza per altri alcolici, come ad esempio il rum, il porto e lo sherry.

Il bourbon no. Per essere considerato tale, deve necessariamente essere posto in botti nuove, fatte di rovere carbonizzato.

Il tempo di invecchiamento minimo per il bourbon è di due anni.

  • Gradazione alcolica:

Anche la gradazione alcolica rappresenta un tratto distintivo del bourbon:

  • il mosto deve essere distillato a un massimo di 160 proof, equivalente all’80% di alcol in volume
  • durante l’invecchiamento nelle botti, deve arrivare al massimo a 125 proof, vale a dire il 62,5% di alcol in volume
  • prima di essere imbottigliato, viene filtrato e diluito. In questo modo si attesta ad almeno 80 proof, ossia il 40 percento di alcol in volume

Questi parametri variano in base al tipo di whisky.

Se consideriamo ad esempio la gradazione del whisky scozzese, vediamo che nella fase dell’imbottigliamento, deve avere una forza minima di 80 proof (che come abbiamo appena visto è pari al 40 percento di alcol in volume. Non è però previsto un valore minimo o massimo per il mosto.

Da dove viene esattamente il bourbon?

bourbon-liquore

Secondo le credenze diffuse tra i bevitori di superalcolici, il vero bourbon è solo quello che viene dal Kentucky. In realtà non è proprio così, dal momento che nulla vieta di produrlo al di fuori di quello stato.

Il discorso è diverso se in etichetta viene riportata la specifica “bourbon del Kentucky”. Con questa dichiarazione, si ha la certezza che quel determinato liquore viene distillato e invecchiato nello stato americano del Kentucky.

Whisky e Whiskey – Storia e Tipologie

Domande frequenti

🥃 Da dove deriva il nome “bourbon”?

Questa denominazione si rifà al vecchio Bourbon, quello che oggi è Bourbon County, Kentucky.

🥃 Il vero bourbon viene prodotto solo nel Kentucky?

In effetti la maggior parte del bourbon è prodotta in Kentucky. Ecco perché lo stato americano è diventato sinonimo di questo distillato.

È un po’ quello che è successo con lo champagne, che ha preso il nome dall’omonima regione francese di produzione. In realtà sappiamo bene che questo vino viene prodotto con metodi simili anche in altri territori.

🥃 Perché si parla di whisky, whiskey e bourbon?

Quando si parla di whisky non si può fare a meno di identificarlo per la provenienza, ma anche per gli ingredienti e l’ortografia.

Lo scotch è il whisky scozzese, mentre il bourbon è un whisky americano, generalmente del Kentucky. Lo scotch è composto principalmente da malto d’orzo (può essere un “singol malt” o un blended whisky), mentre il bourbon è distillato dal mais. Se sei in Inghilterra e chiedi un blended scotch whisky, avrai lo scotch. Ma in Irlanda, otterrai whiskey irlandese (sì, lo scrivono in modo diverso per un po’ di colore).

🥃 Che differenza c’è tra Bourbon e Tennessee Whisky?

Anche nell’altra sponda dell’Oceano ci sono differenze. La differenza tra il Tennessee Whisky, come Jack Daniel’s, per esempio, e il Bourbon è che dopo che lo spirito è stato distillato, il Tennessee Whisky viene filtrato attraverso carbone di acero e zucchero.

Questo filtraggio, noto come Lincoln County Process, è ciò che distingue il Tennessee Whisky dal Bourbon medio, come Jim Beam.

Oltre a questi tipi di whisky, c’è anche quello di segale, che può riferirsi sia al whisky di segale americano, che deve essere distillato da almeno il 51% di segale, sia al whisky canadese, che può o meno includere segale nel suo processo di produzione.

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