Bonus acqua potabile

L’acqua che proviene dall’acquedotto comunale è sicura da bere e da utilizzare a scopo alimentare.

Alcune volte, però, a causa delle sue cattive caratteristiche organolettiche ci domandiamo se sia il caso di acquistare prodotti di filtraggio dell’acqua potabile per migliorare il sapore e l’odore dell’acqua corrente che esce dai nostri rubinetti. 

Se decidi di installare un depuratore per trattare l’acqua di casa puoi ottenere dallo Stato un bonus acqua potabile, cioè un credito d’imposta su parte della spesa sostenuta per l’acquisto di un sistema di filtrazione acqua.

Bonus acqua potabile: cos’è

Approvato con la legge di bilancio 2021, il bonus acqua potabile prevedeva il riconoscimento di un credito d’imposta fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di trattamento dell’acqua potabile nella propria abitazione.

Questi includono sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare E290.

Lo scopo è quello di, razionalizzare l’acqua erogata dagli acquedotti, migliorarne la qualità e ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica. 

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 il bonus fiscale inizialmente introdotto per il biennio 2021-2022.

Bonus acqua 2022: come funziona 

filtrazione acqua

Il credito d’imposta viene calcolato sulla spesa sostenuta dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 fino a un massimo di 1.000 euro a unità immobiliare per i cittadini e fino a 5mila euro per quanto riguarda le aziende e le istituzioni.

Per le persone fisiche viene riconosciuto in compensazione nella dichiarazione dei redditi.

Per le spese sostenute nel 2021, la domanda per usufruire del bonus acqua potabile 2022 andava trasmessa telematicamente all’agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio.

Le comunicazioni per le spese effettuate nel 2022 vanno invece inviate l’anno prossimo.

A chi spetta il Bonus acqua potabile

Il bonus acqua potabile spetta alle seguenti categorie di soggetti:

  • persone fisiche
  • chi svolge attività d’impresa, arti e professioni
  • enti non commerciali (comprese le istituzioni religiose riconosciute civilmente e gli enti del terzo settore)

A quanto ammonta il Bonus acqua potabile

Poiché il Governo ha stanziato 5 milioni di euro all’anno per questa misura (rispettivamente per l’anno 2021 e 2022), l’Agenzia calcolerà la percentuale suddividendo importo al totale complessivo di tutte le comunicazioni ricevute. 

Nel 2021 l’Agenzia aveva stanziato cinque milioni di euro e ha ricevuto richieste per più di 16 milioni di euro. Ha quindi ricalcolato il credito d’imposta al 30,3745% da applicare al credito richiesto.

La norma proroga al 31 dicembre del 2023 la possibilità di avvalersi dell’agevolazione, entro un limite di 1,5 milioni.

Come richiedere il Bonus acqua potabile

bonus-acqua-potabile

La spesa sostenuta per l’acquisto dei sistemi di trattamento acqua menzionati deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale di chi richiederà il credito d’imposta. 

È necessario pagare con un mezzo tracciabile e non si possono quindi utilizzare i contanti.

Il bonus depuratore acqua viene riconosciuto solo comunicando all’Agenzia delle Entrate la spesa sostenuta entro il 28 febbraio dell’anno successivo. 

Quindi per  le installazioni dell’anno 2022 si avrà tempo fino al 28 febbraio 2023.

La comunicazione va fatta solo in via telematica collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate bonus acqua, direttamente da parte dell’utente o tramite intermediari abilitati (CAF o commercialisti).

Una volta presentata la comunicazione, l’Agenzia entro 10 giorni rilascia una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda o il rifiuto, con relative motivazioni.

Il bonus addolcitore acqua potrà esser utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite il modello F24, oppure può essere indicato nella dichiarazione dei redditi. 

In questo caso, richiedendo il bonus nel 2021 per l’installazione di depuratori, potrai inserire il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi che presenterai nel 2022 e ottenere così l’importo in base alla tempistica del 730 e del modello Redditi.

Come compilare la domanda Bonus acqua potabile

La compilazione della domanda è semplice, basta seguire le indicazioni della guida che si trova sul sito dell’Agenzia dedicato al bonus acqua potabile.

Nel Frontespizio si riportano i dati del beneficiario del credito d’imposta, nei Quadri A o B (da compilare solo da parte di soggetti specifici) si riportano le spese agevolabili. 

Cumulabilità del Bonus acqua potabile

Una cosa positiva è che il bonus idrico è cumulabile. 

Non esistono vincoli di spesa e di numero o tipologia di utilizzo delle abitazioni in cui mettere il depuratore: per esempio, se come privato decidi di installare un depuratore in casa e uno nell’abitazione al mare, puoi ottenere gli incentivi depuratore acqua in entrambi i casi. 

E nel caso di acqua condominiale come funziona? Semplice, il credito d’imposta è ripartito tra i condomini che ne possono usufruire.

Conclusioni

Per tutto il 2022 è possibile beneficiare del Bonus acqua potabile, che consente di ottenere un rimborso fino al 50% delle spese sostenute per l’installazione di un sistema di depurazione.

Il rimborso viene riconosciuto come detrazione sul prelievo fiscale e può essere richiesto da cittadini, imprese ed enti.


Fonti:

Modelli e istruzioni

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